IT20100012 - Brughiera del Dosso

ZSC IT2010012 - BRUGHIERA DEL DOSSO

ENTE DI GESTIONE DELL'AREA PROTETTA: Ente Gestore del Parco Lombardo della Valle del Ticino

ALTRE AREE PROTETTE PRESENTI NEL SITO NATURA 2000: Parco Naturale Lombardo della Valle del Ticino

SUPERFICIE COMPLESSIVA DEL SITO NATURA 2000: 455 ettari

SUPERFICIE HABITAT OGGETTO DI INTERVENTO: 0,415 ettari (habitat 4030)

COMUNI INTERESSATI DAGLI INTERVENTI DI PROGETTO: Somma Lombardo (VA)

USI DELL'AREA: una parte del territorio della ZSC si trova all'interno di proprietà private, una parte è pubblica; nel formulario standard non sono indicate le percentuali delle diverse proprietà. All'interno della ZSC la maggior parte della superficie è occupata da ambienti seminaturali o naturali, mentre solo una piccola parte è occupata da zone antropizzate; la ZSC è però in stretta vicinanza all'area dell'aeroporto di Malpensa, con il quale confina ad est.

DESCRIZIONE: gli habitat presenti all'interno della ZSC includono diversi tipi di formazioni boschive ed arbustive. I boschi sono dominati da querce e conifere autoctone (Pinus sylvestris) e d'impianto (Pinus rigida), con presenza di castagno e di specie invasive (Prunus serotina, Robinia pseudoacacia); tra gli arbusteti il più diffuso è quello caratterizzato da Calluna vulgaris, spesso degradato per l'ingresso di specie arboree.
Non sono presenti specie vegetali di interesse comunitario, tuttavia sono presenti diverse specie che risultano di interesse conservazionistico e biogeografico pur non essendo inserite negli Allegati delle Direttive Habitat, come ad esempio: Anemonoides nemorosaCorynephorus canescens, Cyclamen purpurascens, Erythronium dens-canis, Hepatica nobilis, Hypericum humifusum, Polygonatum odoratum, Primula vulgaris, Saxifraga tridactylites.
Nella ZSC sono segnalate diverse specie di interesse comunitario, di cui: 4 Mammiferi (si segnalano in particolare Martes martes, Mustela putorius e un avvistamento di Canis lupus nel 2012), 11 Uccelli, 5 Rettili, 3 Anfibi, 9 Pesci ossei, 1 Agnato (Lethenteron zanandrei) e, tra le specie di Insetti di interesse comunitario, si segnalano Lucanus cervus e Cerambyx cerdo.

STATO DI CONSERVAZIONE: lo stato di conservazione dei diversi habitat risulta in parte compromesso a causa della mancanza di gestione; la brughiera in particolare sta andando incontro a un progressivo degrado, salvo in alcuni punti nei quali sono stati effettuate in anni recenti degli interventi di ripristino. In diverse zone si vanno affermando delle cenosi dominate da specie esotiche invasive arboree (Ailanthus altissima, Prunus serotina, Robinia pseudoacacia) che costituiscono una minaccia per la conservazione degli habitat.
Complessivamente la brughiera risulta presente su una superficie estremamente limitata.

IMPORTANZA DELL'AREA DI PROGETTO PER LA CONSERVAZIONE DELLE SPECIE E DELLA BIODIVERSITA': il sito ricade all’interno della più ampia area generale di progetto, riconducibile a una superficie circolare di raggio pari a circa 40 km (comprendente 8 ZSC), in cui rafforzare la conservazione degli habitat target, per avere un primo sistema di base omogeneo dal punto di vista fitogeografico e ben conservato, condiviso tra le due regioni amministrative coinvolte e gravitante sui 3 corsi d’acqua principali (Ticino, Sesia, Po) dell’area, con ruolo di corridoi ecologici importanti.
Questo sito, in Lombardia, è uno dei pochi in cui è concretamente possibile riportare la brughiera a uno stato di conservazione favorevole grazie agli interventi previsti dal presente progetto, realizzando un corridoio utile per la connessione con altre aree. Molte altre brughiere lombarde, non essendo ricomprese all’interno di SIC o ZSC risultano di difficile operatività per l’Ente Parco.
La dinamica di chiusura dell’habitat 4030 anche qui è stata particolarmente critica e la mancanza di pronto intervento precluderà il futuro di tale habitat, che, in questa porzione occidentale della Pianura padana, possiede caratteri di unicità per composizione floristica e connotazione fitogeografica rispetto allo stesso habitat in altre parti d’Italia o dell’Europa centrale.
Le specie che dominano l’habitat, nel sito considerato, sono: Calluna vulgaris, G. germanica, G. tinctoria, Cytisus scoparius. In questo sito, per la porosità del substrato, si associano specie annuali che fioriscono in primavera prima dell’aridità estiva, quali Filago minima, Micropyrum tenellum, Jasione montana, Aira caryophyllea, nonché specie di interesse conservazionistico come Gentiana pneumonanthe. Anche dal punto di vista lichenologico, sussistono diverse differenze rispetto alla situazione centroeuropea.

AZIONI PREVISTE: C4 = ricostituzione ex-novo dell’habitat 4030.

SITI DI INTERVENTO

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LIFE18 NAT/IT/000803

The Drylands project is funded by the LIFE Programme of the European Union

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Partners

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