DOMENICA 17 LUGLIO 2022
Imbarcadero Lungo Po – Casale Monferrato (AL)
dalle 10:00 alle 16:30
Vi aspettiamo presso il nostro stand informativo e interattivo per farvi conoscere da vicino il valore degli Habitat aridi e le azioni di restauro che stiamo portando avanti con il progetto LifeDrylands.
Scarica QUI la locandina pdf
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Drylands: acqua o non acqua? Questo è il dilemma!
Il potere della brughiera nel giorno di ‘Galleggia non galleggia’
Pochi si ricordano un’estate così siccitosa, i fiumi sono in secca e l’agricoltura in seria difficoltà. Il caldo è davvero insopportabile: si “lamentano” persino le cicale, che partono con il frinire ben prima dell’alba!
Ma c’è qualcuno che apprezza questa situazione estrema: sono i prati aridi, le brughiere, le lande, le steppe, i gerbidi che ospitano fiori delicati, misteriosi licheni e farfalle.
Queste zone aride sono, nonostante tutto, a rischio estinzione, a causa della frammentazione degli habitat legata all’antropizzazione. Dal Secondo Dopoguerra le praterie su fondo sabbioso, così come le brughiere e le praterie aride, sono diminuite drasticamente.
Mai come in questo particolare momento storico, è fondamentale comprendere quanto la vita sulla Terra sia strettamente connessa allo stato di salute del mondo vegetale, da cui provengono l’ossigeno che respiriamo e le risorse alimentari.
Gli ambienti aridi sono da sempre considerati poco utili per l’agricoltura, abbandonati o frammentati per fare spazio all’urbanizzazione: ma in realtà sono veri e propri scrigni di biodiversità.
Il progetto Life Drylands propone la riqualificazione o la ricostituzione ex novo di alcuni habitat aridi in zone con grande potenziale vegetale ma molto degradate, in quanto prende piede una vegetazione di scarso valore, dominata da specie alloctone invasive come il prugnolo tardivo (Prunus serotina) o la robinia (Robinia pseudoacacia) e Solidago.
Ci sono però alcune specie che denotano il carattere di brughiera di questi corridoi queste aree verdi, come Potentilla hirta, Cytisus scoparius, la Ginestra dei Carbonai, o, in alcune zone, Calluna vulgaris. Mentre muschi e licheni rappresentano la fase pioniera della brughiera.
Gli habitat aridi acidofili continentali oggetto di studio e ripristino del Drylands si trovano all’interno di otto siti Natura 2000 lungo il corso dei Fiumi Po, Ticino e Sesia.
Ed è proprio in occasione di un evento fortemente collegato all’elemento acqua, quale ‘Galleggia non galleggia’, che il gruppo di lavoro del progetto Drylands vuole attirare l’attenzione su questi ambienti.
Il progetto, coordinato dal Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia e cofinanziato dalla Fondazione Cariplo coinvolge l’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, l’Ente di Gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, il Parco Lombardo della Valle del Ticino, la Rete degli Orti Botanici della Lombardia e il Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna.
Vi aspettiamo dunque presso l’imbarcadero di Casale Monferrato tra i concorrenti della rocambolesca gara di resistenza per raccontarvi l’importante ruolo di questi habitat, l’attività per garantirne il restauro e, perché no, la resistenza di prati e brughiere in una giornata dove l’acqua è la protagonista.
Lo stand sarà attivo domenica 17 luglio dalle ore 10:00 alle ore 16:30
Servizio comunicazione
Parco Po piemontese